Quarzo Korung - Allevamento Dobermann Campagnanensis

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Quarzo Korung

I CANI

Quarzo Nero - Körung


Sono le 16:00 l’ora della partenza è arrivata, controllo l’auto che tutto l’occorrente per la trasferta con Quarzo Nero sia stato caricato. 
Piove, e per l’inizio di giugno è un po’ insolito, ma come si dice prova bagnata prova fortunata, o no? Vado all’appuntamento a Viterbo a prendere il compagno di questa avventura, Claudio Zanobi. La distanza da Roma, fino a Stoccarda è rilevante, serve una seconda guida, un a persona che condivida l’importanza del momento ed alla fine che dia anche un incoraggiamento data l’importanza della prova. 
Ma cos’è questa cosa, questa prova da superare Quarzo Nero Campagnanensis a Stoccarda? E’ la Körung o Kerung che dir si voglia. 
La traduzione in italiano è selezione, cioè la prova che seleziona i Dobermann che per le loro caratteristiche morfologiche e caratteriali sono consigliati dal Club Tedesco (Dobermann Verein) per la riproduzione. Ma torniamo al viaggio, che è iniziato sotto un diluvio universale, poi si rasserenerà, per farci arrivare nella nostra meta dopo dieci ore di viaggio con un tempo si incerto, ma non sotto la pioggia scrosciante.

Alle 8:00 di mattina circa, siamo in prossimità di Stoccarda, la nottata è passata allietata dal ronfare di Claudio e con i pensieri sui momenti salienti della preparazione di Quarzo, da ricordo della visione di facce di amici e conoscenti, quando gli prospettavo, la mia decisione di far superare al mio cane questa prova, ai momenti di insicurezza, magari per un sezione di attacco che non era andata al meglio, o per il pensiero di cosa avrebbe fatto il figurante in prova o di chi sarebbe stato.
Si perché una delle caratteristiche salienti di questa prova, è che il figurante non è comunicato ai concorrenti, fino al giorno della prova medesima. 
Comunque torniamo ora all’arrivo a Stoccarda, Claudio si è svegliato dopo circa sei ore di sonno agitato ma tranquillo, e chiede se siamo già arrivati, lo ringrazio della compagnia notturna e lo mando a quel paese. 
Dopo un quarantina di minuti di strade sbagliate arriviamo al campo, e qui la situazione peggiora perché quell’ansia su quello che ci aspettava, si comincia a concretizzare, nell’ascoltare nella loro lingua madre i saluti dei tedeschi, vedere il campo di prova, scambiare qualche considerazione con gli amici italiani ( a dire il vero molto pochi) e con l’altro concorrente italiano di quel giorno che era Fabio Buzzi.

All’incirca verso le 9:30 di mattina si concretizza la trimurti giudicante: Wiblischauser, Daube e Frederick . Compassati seri salutano molte persone presenti tra concorrenti e appassionati della razza. 
Più passa il tempo, e l’aria diventa sempre più impalpabile, è come se ci troviamo nel tempio del dobermann le persone parlano a bassa voce, gli sguardi dei presenti, anche se non concorrenti,sono tesi, pensierosi. 
E si perché ci troviamo, al traguardo di una prova molto importante e sentita in tutta la Germania. A proposito di questo volevo solo ricordare che sul sito della Dobermann Verein a link che comunicava le informazioni sulla Körung, c’era anche un datario elettronico che scandiva quante ore, minuti, secondi mancavano all’inizio della stessa. 
Stessa area ovattata che respirava l’anno prima a Norimberga dove avevo assistito alla prova, per la prima volta.

Dall’arrivo al campo son passate circa due ore, alle 10:00 e qualche minuto, inizia la gara, arriva il figurante, l’amico Pino Rau mi dice che oggi è andata bene, non è un figurante molto grosso di corporatura, e non duro come Patrick Ruffler, Michael Baus ( un vero gigante). 
Le coppie di cani cominciano il giudizio, che consiste all’inizio in uno stazionamento su una pedana,per misurarli in tutte le loro dimensioni, per poi procedere, al giudizio in movimento. La parte caratteriale vera e propria inizia con una indifferenza agli estranei (molto energica), per poi passare all’indifferenza allo sparo (calibro 6 e calibro 9) a terra con un altro soggetto a dieci metri. 
Fatto questo si passa all’ultima fase che è quella degli attacchi, un improvviso con condotta senza guinzaglio sino al revier, per poi eseguire il lascia, e l’ultima fase che consiste in un lanciato al cui termine si esegue sempre il lascia. Sono circa le 11:15, Kohlr il figurante si fa male, entra Ruffler,un brivido gelido mi sale lungo la schiena. 
Patrick Ruffler è il figurante che avevo visto l’anno prima all’opera a Norimberga e che mi aveva colpito per l’incisività, la durezza e la preparazione fisica dimostrata, basti pensare che il cane in bianco, soggetto arrivato nono al campionato di addestramento tedesco, non era arrivato a prendere la manica nell’improvviso. 
Per farla breve arriva il nostro turno sento la tensione dalle gambe salirmi su per il corpo, attenzione Quarzo non se ne deve accorgere, da questo momento in poi i fatti vanno veloce, giudizio morfologico, indifferenza allo sparo, indifferenza al gruppo, esco dal campo rientro in condotta, sino al revier dell’improvviso, Patrick esce veloce, come sempre, Quarzo lo prende in un batter d’occhio, vengono fatti dieci quindici metri di trasporto.
Haus, il cane stenta un po’, e poi lo guarda fisso negli occhi. Mi allontano con il cane in condotta, alla distanza prestabilita mollo Quarzo verso Ruffler (enorme) che corre verso il cane con le braccia alzate. L’impatto,sicuro, forte, deciso, Haus, è finita. Quarzo ce l’hai fatta. Mentre mi abbraccio con Claudio la lacrima, dalle due parti e inevitabile. Quanta preparazione, quante fatiche ma, ora è solo un ricordo tu sei Körung 2 A, BRAVO CUCCIOLO.

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